Storia del cinema - 1

Nel dicembre del 1895 nasceva il cinema: i fratelli Lumière varavano un’invenzione tecnica per animare la fotografia e la verificavano sull’immediata realtà che li circondava: operai che uscivano da una fabbrica, un treno che arrivava in stazione, un neonato che faceva colazione... Dalla «fotografia animata» di soggetti sostanzialmente casuali, o scelti al fine di meglio illustrare le caratteristiche tecniche della scoperta, si passerà ben presto a soggetti più interessanti: l’incoronazione dello Zar Nicola II, Re Umberto I che sale in carrozza. E poi piccole scene create a bella posta[1].

La prima presenza cattolica nel cinema è quella di un Papa nell’atto di benedire la macchina da presa. Già a pochi mesi dall’invenzione del cinema, infatti, il torinese Calcina aveva la possibilità di riprendere in Vaticano alcuni momenti della giornata di Leone XIII. Due anni dopo, su commissione di alcuni vescovi americani, un’altro operatore W. K. Dickson, riprendeva il Papa della «Rerum Novarum» nei giardini vaticani. 

       Sotto il pontificato di Leone XIII, comunque, nessun documento della Santa Sede si occupò del nuovo strumento di comunicazione. Il periodo pionieristico non destava ancora alcun motivo di intervento a carattere pastorale, anche se in qualche paese d’Europa i cattolici erano già interessati attivamente al fenomeno cinematografico. In Francia, ad esempio, fin dal 1896 la «Bonne Presse» promoveva, accanto ad un’attività di distribuzione di film e di apparecchiature tecniche per i parroci, una vera e propria attività produttiva, realizzando fra l’altro una «Passione» diretta da G. M. Coissac, prima ancora di quella firmata dai fratelli Lumière del 1897[2]. Sorprende sapere che tra il 1895 e il 1901, sono stati girati ben otto film sulla Passione di Gesù. Nei cento anni di cinema, più di quaranta film sono stati dedicati alla vita di Cristo, più di trenta alla chiesa dei martiri (il primo già nel 1897), più di quaranta all’Antico Testamento (il primo nel 1910). Anche il genere agiografico ha un’abbondante produzione: a santa Giovanna d’Arco sono dedicati sedici film (il primo nel 1898); a san Francesco d’Assisi, nove; a santa Teresa di Lisieux, sei e a sant’Antonio di Padova e santa Bernadette, quattro ciascuno. Il cinema religioso più popolare è quello dedicato ai sacerdoti, ai quali la cinematografia ha dedicato più di centoquaranta film[3].

       «Un dato ci sembra certo: il cinema e i suoi autori hanno costantemente tenuto vivo un rapporto con i temi del sacro e del religioso fin dagli inizi della storia del cinema. E lo hanno fatto, ora in maniera rozza, ora in maniera integrata in quelle che sono le regole del mercato cinematografico, ora in maniera sincera e sofferta»[4].

       Poi il cinema si sviluppa, elabora il suo linguaggio, diventa sonoro, diventa, sotto l’egemonia americana, la più ricca industria dello spettacolo e l’atteggiamento dei cattolici non va sostanzialmente oltre una linea di attenzione. Certamente il tipo d’attenzione varia sensibilmente: si passa dalle prime preoccupazioni all’istituzione delle classifiche morali dei films, dalla produzione di opere di esplicita derivazione cristiana, all’organizzazione delle sale parrocchiali[5]. La produzione, tuttavia, non riesce a fronteggiare in quantità quella cosiddetta laicista, liberale, e ciò è dovuto alla non retta considerazione e impegno dei cattolici in questo campo così importante.


(P. Bernardino M. Abate, I Frati Francescani dell'Immacolata e la pastorale dei mass-media secondo il loro carisma, Casa Mariana Editrice, Frigento1998, pp. 14-15)



[1] CASTELLANI L, Temi e figure del film religioso, Leumann 1994, p. 11.

[2] CEREDA G., Cinema e cattolici in Italia, Milano 1974, pp. 133-134.

[3] Cf BAUGH L., La suora in cento anni di cinema, in Consacrazione e servizio n. 4, Roma 1995, p. 39.

[4] TAGLIABUE C., Il cinema artefice di spiritualità e il cinema religioso, Quaderni di «Nostro Cinema» n. 28 - ACEC, ANCCl 1992, p. 17. 

[5] CEREDA G., o.c., p. 133.


                                                                                    Fratelli Lumière




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