Recensione del film ‘Genesi’ di Ermanno Olmi (1994) - P. Bernardino M. Abate

Recensione al film  ‘Genesi’ di E. Olmi.


Lodevole è stata l’iniziativa della  LUX VIDE di Ettore Bernabei, in collaborazione con la RAI, di realizzare dal 1993 una serie di film biblici e di argomento cristiano per veicolare il messaggio cristiano attraverso il potente mezzo del cinema. Soprattutto è bello vedere in immagini, ascoltare le  voci e la musica la Parola di Dio, che leggiamo nella Bibbia; è la Parola di Dio che si anima e ti pervade portandoti alla riflessione e alla meditazione.

Il primo episodio della serie è naturalmente è la Genesi, anche se nel 1994 fu presentato prima Abramo e poi la Genesi.

Rispetto agli altri episodi della serie, personalmente mi aspettavo qualcosa in più e mi dispiace che il primo episodio, il più importante ma anche il più difficile da rappresentare, non raggiunga in pieno il suo scopo. 

Infatti, la scelta del regista di raccontare il fatto biblico attraverso la persona di un anziano è originale, però perde nel corso del racconto della vivacità che caratterizza gli splendidi  inizi della storia del mondo e dell’umanità.

Il paesaggio brullo e arido, il deserto del Marocco, non rende in pieno l’incanto della creazione; avrei ambientato, invece, in qualche costa, o isola, più florida del mediterraneo (es. Palestina): e pensare che la parte settentrionale dell’Africa, prima dell’avvento dell’Islam, era più ricca di vegetazione (i musulmano non coltivano le vigne e questo ha  portata all’aridità, al deserto la parte dell’Africa settentrionale!)

Circa gli attori, ad eccezione dell’italiano Omero Antonutti, si vedono che sono del posto e non professionisti,  spaesati di fronte alla telecamera.

Il diluvio poteva essere meglio rappresentato, con altri effetti cinematografici.

Ho la sensazione che il regista o il produttore, per questo film si siano mossi al risparmio, per contenere i costi di produzione…

Positiva la scena della creazione dell’uomo e della donna, con immagini pudiche e il peccato dei progenitori, mentre non condivisibile l’accomodazione del testo Gen. 3,15, che rispetto all’originale, più che il seme  attribuisce  alla stirpe in modo quasi univoco lo schiacciare la testa al serpente:

‘io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe, così che per tutti i giorni in avvenire ogni suo discendente ti schiaccerà il capo, e tu le insidierai il calcagno’

Chi schiaccia la testa al serpente prima di tutto è la Donna con il suo seme (Maria SS. Con il suo Figlio Gesù), conseguentemente chi è unito a loro schiaccia la testa al serpente!

Per un approfondimento del tema del film e dei versetti Gn 3,15 vi rimando all’ottimo commento sul libro della Genesi (La Sacra Scrittura vol. 1) di Don Dolindo Ruotolo e Mariologia Biblica di P. Stefano M. Manelli, reperibili presso la Casa Mariana Editrice. Di Don Dolindo è bello leggere l’introduzione all’opera e il commento a Gen 3,15 a pp. 161 - 169 ), mentre di P. Stefano M. Manelli è la profondità scientifica che viene esposta, ripresa e perfezionati in altri suoi studi successivi.

Voto al film: 7

P. Bernardino M.



Commenti

Post popolari in questo blog

God's not dead (Dio non è morto) di H. Cronk (USA 2014)

Mater Dei di Emilio Cordero (Italia 1950) Dur. 80'

Paolo, Apostolo di Cristo di Andrew Hyatt (USA 2018) Dur. 107 min.